No, non è uno scherzo!
Siamo nelle
bidonvilles di Calcutta o negli slums di qualche città portuale
inglese?
No,
siamo al centro di Roma, in Via dei Cappellari 30 tra Palazzo Farnese e la
Cancelleria, Campo de’ Fiori e la Chiesa Nuova: questo è il risultato dello
sfrenato desiderio costruttivo della borghesia “illuminata” che abita nel
centro storico della città e, stante i mancati controlli pluridecennali
delle autorità competenti, siamo di fronte ad un nuovo probabile e
prevedibile crollo come la tristemente nota palazzina di Via di Vigna
Jacobini.
Qui, al piano terra di
Via dei Cappellari 30, si trova la Casa natale di Pietro Metastasio,
ricordata con una lapide del 1873 di Domenico Gnoli, scampata indenne alle
ingiurie del tempo e al piccone demolitore del vicino Corso Vittorio
Emanuele; ma non agli attacchi dei “costruttori” dei piani soprastanti –
medici, avvocati, docenti universitari – che, insensibili alla vicinanza
della casa del poeta che fece parlare italiano a tutta l’Europa, hanno
pensato bene che nulla valesse di fronte all’ampliamento delle loro
abitazioni, condonandone poi l’abuso, e finendo per realizzare un tale
aggravio di carichi che la nuova struttura sta ormai collassando all’interno
di Casa Metastasio.
Che dire…, le fotografie
documentano la situazione: dall’originario cessetto in ballatoio si è
passati ad un bagno vero e proprio, ad una cucina attrezzata, alla
sopraelevazione di un piano ulteriore, ovviamente abusivo, il tutto retto da
una struttura portante in quadrello di legno!
Che cosa fanno le
Autorità?
Non basta certamente
un’Ordinanza dirigenziale del Comune di Roma del 2007 che, genericamente,
ingiunge di mettere tutto a posto, lavandosi così le mani da ogni
responsabilità.
(cliccare per visionare la PERIZIA GIURATA)
Che cosa dice, o meglio
fa il Sindaco Alemanno, visto che i suoi predecessori Rutelli e Veltroni si
sono completamente disinteressati di Casa Metastasio, in tutt’altre faccende
affaccendati?
È tempo di smetterla di girarsi dall’altra
parte, e non assumersi le responsabilità: la Casa natale di Metastasio sta
subendo il più brutale attacco dell’ignoranza culturale di quella
borghesia compradora già così ben raccontata e definita da Ugo
Gregoretti.
Altre immagini possono essere scaricate
cliccando
su
questo link (sono 26 fotografie raccolte in un file zip).
Mario Valente da Casa Metastasio, 21 maggio 2012